Orari:
Lunedì – Sabato: dalle 9 alle 18. Domenica: dalle 9 alle 14
Ingresso:
Intero: € 8,00
Ridotto: € 6,00 (previa visione del documento attestante)
– Minori di 25 anni;
– Gruppi superiori a 15 persone;
gratuito nei giorni festivi e per gli associati del Pio Monte della Misericordia, i disabili con accompagnatore, le guide turistiche della Regione Campania, i bambini fino a 6 anni.
Viabilità e trasporti:
Indirizzo:
Via dei Tribunali, 253, 80139 Napoli
PIO MONTE DELLA MISERICORDIA
E’ una delle maggiori e più antiche istituzioni di beneficenza della città di Napoli con sede nell’edificio costruito da Francesco Antonio Picchiatti. Durante il Viceregno (1503-1707), Napoli, capoluogo amministrativo dello stato spagnolo, dovette affrontare una grave crisi politica ed economica.
Nacque quindi in questo contesto nel 1601, dall’idea di sette giovani nobili napoletani (Astorgio Agnese, Giovan Battista d’Alessandro, Giovanni Andrea Gambacorta, Girolamo Lagnì, Giovan Battista Manso, Giovan Vincenzo Piscicelli e Cesare Sersale), il Pio Monte della Misericordia, autorizzato dal re Filippo III di Spagna nel 1604 e dal papa Paolo V l’anno seguente, allo scopo di praticare le opere di carità divise inizialmente in: visita agli infermi; seppellire i morti; liberare i carcerati; liberare, tramite il pagamento del riscatto, gli uomini fatti schiavi dai turchi, colpevoli di numerose incursioni nel Regno; sostenere i poveri; ospitare i pellegrini; gestione economica dell’ente.
Nel 1603 si compilarono le Regole del Monte (Capitolazione), approvate l’anno successivo con assenso del Re Filippo III e riconosciute dal Papa Paolo V nel 1605 e le donne furono ammesse come benefattrici nel 1611.Le prime riunioni si tennero presso la Chiesa di Santa Maria del Popolo agli Incurabili, ma nel 1604 gli associati comprarono due edifici, di proprietà dei Tomacelli e del Marchese della Giojosa, su cui edificarono la chiesa iniziando la costruzione del palazzo. L’architetto Giovan Giacomo di Conforto costruì una chiesa con l’attigua sede del Monte, ma l’attività dell’Istituzione richiese di costruire una più ampia chiesa che fu progettata e costruita da Francesco Antonio Picchiatti.
L’edificio, a pianta ottagonale sormontata da un’alta cupola con sette altari, contiene meravigliosi esempi di decorazioni scultoree e opere di artisti come Luca Giordano e, sul maggiore degli altari, la tela di Caravaggio dal titolo Le sette opere di Misericordia, realizzata nel tra il 1606 e il 1607, esempio cardine per tutta la pittura del sud Italia. Ambientata in un tipico scenario della Napoli di quel tempo, rappresenta le sette opere di Misericordia corporali che erano obiettivo dell’Istituzione.Nel 1856 essendo terminate le incursioni dei turchi nel Mediterraneo si decise di sostituire l’opera di riscattare gli schiavi: l’esigenza sociale del momento era aiutare quelle giovani donne che per miseria o per obbligo erano costrette alla prostituzione.
Attualmente, come un tempo, i Governatori unitamente al Soprintendente eletti dagli associati, si riuniscono ogni settimana in queste sale, per decidere sulle attività assistenziali da svolgere.